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SAPER LEGGERE LE ETICHETTE DEGLI ALIMENTI

Sempre in tema di diete e alimentazione oggi parliamo di come leggere le etichette.

Le etichette alimentari sono la carta d’identità degli alimenti, permettono di conoscere il prodotto e distinguerlo da un altro magari simile ma di qualità inferiore.

Partire da una spesa intelligente consente di migliorare l’ alimentazione e condurre uno stile di vita più sano.

Cosa deve riportare obbligatoriamente l’etichetta:

1- denominazione di vendita nome del prodotto

2- elenco degli ingredienti l’elenco è in ordine di quantità, a partire da quello utilizzato in dosi maggiori. State confrontando due tavolette di cioccolato? Al primo posto dovrebbe esserci il cacao e non lo zucchero. Se si tratta di biscotti invece, a parità di ingredienti, scegliete il prodotto dove compare prima l’olio extra vergine d’oliva e poi la margarina

3- indicazione degli allergeni l’elenco è in ordine di quantità, a partire da quello utilizzato in dosi maggiori. State confrontando due tavolette di cioccolato? Al primo posto dovrebbe esserci il cacao e non lo zucchero. Se si tratta di biscotti invece, a parità di ingredienti, scegliete il prodotto dove compare prima l’olio extra vergine d’oliva e poi la margarina

4-data di scadenza o termine minimo di conservazione

5- nome, ragione sociale e sede dello stabilimento di produzione obbligo di indicare la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento

6- Quantità netta dell’alimento controllare sempre il peso netto e il peso sgocciolato, perché la dimensione della confezione può trarre in inganno

7- titolo alcolometrico per le bevande che contengono più del 1,2% vol.

8- istruzioni per l’uso e le modalità di conservazione e preparazione

9- Paese di origine e luogo di provenienza Un recente successo per il Made in Italy è la disposizione che permette, attraverso l’etichetta, di conoscere l’origine del grano (impiegato nella pasta) e del riso, mettendo fine all’inganno dei prodotti importati, spacciati per nazionali

10- Dichiarazione nutrizionale Il legislatore ha reso obbligatorio indicare: valore energetico, proteine, lipidi, grassi saturi, carboidrati con dicitura specifica per zucchero e sale

Ma che cosa ci può trarre in inganno nelle etichette?

DICITURA “SENZA ZUCCHERO
la dicitura “senza zucchero” non è esatta se vengono inseriti edulcoranti al suo posto o sono presenti sostanze come il maltosio, lo sciroppo di glucosio, l’amido di mais che sono sostanze con un alto indice glicemico

PRESENZA DI ADDITIVI meno ce ne sono meglio è. Coloranti, conservanti, antiossidanti, addensanti, correttori di acidità, esaltatori di sapidità: vengono inseriti quando il cibo è carente nella qualità e per mascherare l’assenza di ingredienti che costano troppo

PRODOTTI “LIGHT” e “SENZA CALORIE”queste diciture a volte sono ambigue. Per esempio, se viene evidenziato che il prodotto light, rispetto alla versione normale, ha il 32% di grassi in meno, a questo dovrebbe corrispondere anche una sensibile diminuzione del numero di calorie, che a volte invece è quasi identico.

Ecco la differenza tra alimenti “senza calorie”, “light” e “a basso contenuto calorico”:

  • Light (a ridotto contenuto calorico) deve avere almeno il 30% in meno di calorie rispetto allo stesso prodotto non light
  • A basso contenuto calorico non deve contenere più di 40 kcal per 100 g di prodotto solido, e non più di 20 kcal per 100 ml di prodotto liquido